premiAzione 2023


                                                                              Silvia Listorti


Silvia Listorti
(Milano, 1987) vive e lavora a Milano. Si è diplomata in Arti Visive alla NABA, e successivamente, nel corso di Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, ha lavorato con teatri italiani ed europei dal 2010 al 2017, e frequentato laboratori di danza Butoh e seminari di Shodo. A partire da queste esperienze, rivolge la sua attenzione al corpo e al suo incessante mutare; alla memoria che si inscrive nella carne e nella materia; alla precarietà e alla fragilità delle forme. Particolarmente attenta alle intime trasformazioni della materia, la sua produzione artistica attinge a diversi linguaggi, tra cui la scrittura, il disegno, la scultura. Il fluire del tempo è al cuore del suo fare: ciascuno dei materiali che manipola - dal vetro al gesso, dalla cera all’argilla - subisce un lento processo di trasfigurazione che li porta a rivelarsi in parvenze estranee, ignote. Chiama e intende la materia vitrea "l’io", come una pelle, una soglia tra un dentro e il fuori. Attenta alle intime trasformazioni della materia, la sua ricerca attinge a diversi linguaggi, tra cui scrittura, disegno e scultura, e l'uso di diversi materiali, che includono cera, gesso, argilla e vetro. Tra le mostre collettive, ricordiamo "who killed bambi?" a Dolomiti Contemporanee e "Gocce del Crepaccio", tra le personali in corso "C'è modo e modo di sparire" presso Riss(e) a Varese. La sua attenzione è rivolta al corpo e al suo incessante mutare.

Silvia Listorti, ILLocazione, 2020, grafite su carta di riso, cm45x41, foto F. Rucci,

 courtesy l'artista e Galleria G7, Bologna

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